Perché ConfidiLeaks

...ovvero la farina che qui si macina.

Un nuovo blog sui confidi. Perché?

I confidi sono una risorsa eccezionale per le imprese e per la nostra economia e sono uno dei migliori strumenti per trasmettere al sistema economico gli impulsi di politica economica che il settore pubblico, nelle sue più disparate forme (stato, regioni, camere di commercio, fondazioni, etc.), mette in campo.
Negli ultimi anni i confidi hanno partecipato ad un processo di cambiamento molto intenso. La legge quadro del 2003, le successive direttive di bankitalia, l'entrata in vigore del secondo accordo di Basilea sui requisiti finanziari delle banche, la modifica del titolo quinto del TUB, sono tutti elementi che hanno introdotto una serie di novità investendo radicalmente il mondo della garanzia.  La nuova complessiva regolamentazione si propone di dare maggiore efficienza al sistema agevolando un sistema meno frammentato, più patrimonializzato e in buona sostanza legato  a logiche decisionali di economicità.

Il combinato disposto di:

  • razionalizzazione del sistema con una diminuzione del numero di soggetti attivi (e relativi consigli di amministrazione);
  • difficoltà e oneri relativi all'applicazione delle nuove norme;
  • passaggio delle logiche decisionali e deliberative da un ambito più discrezionale ad uno più oggettivo.
ha provocato non pochi malumori, che i confidi, attraverso le loro confederazioni di rappresentanza e le associazioni di categoria di cui sono espressione non hanno esitato a far pervenire al legislatore od alla vigilanza.

Il percorso compiuto in questi ultimi anni dal sistema confidi ha quindi ottenuto una crescente attenzione dal mondo accademico, della consulenza e, last but not least, delle banche per la riconosciuta capacità di alleggerire il rischio che, soprattutto dopo la crisi economico-finanziaria scoppiata nel 2008, queste ultime hanno visto crescere in maniera esponenziale.
In questo contesto dal 2005 in poi si è levata una voce che si è proposta di discutere in pubblico dei temi (e sono molti) che hanno animato il mondo dei confidi (evoluzione normativa, fusioni, passaggio alla vigilanza equivalente, etc. etc.); la voce, sotto forma di blog, si è nel tempo arricchita di contributi di  soggetti interessati, società di consulenza, accademici, operatori del settore.
Il blog in questione è quello che vedete in alto a sinistra (nel box l'ultimo post) e che trovate a questo link. AleaBlog è stato e continua a rimanere un faro per chi vuole orientarsi nel mare magnum dei confidi, sia nei momenti di calma che nei momenti di tempesta e temporale.
Guidato dal prof. Luca Erzegovesi è, nella pratica, il più autorevole riferimento italiano sia per quanto riguarda la teoria (l'accademia, tanto per intenderci) sia per quanto riguarda lo studio e l'applicazione di best practices ai confidi. Non mancano altri accademici di vaglio in Italia, ma il metodo di condivisione e accrescimento della conoscenza del prof. Erzegovesi è, a nostro modesto avviso, ipso facto, una best practice accademica insuperata.
L'esigenza di esprimere le proprie idee liberamente argomentando anche con critiche serrate al comportamento di molti soggetti del sistema, a volte si è scontrata con la difficoltà di poter instaurare un dialogo concreto con i soggetti interessati, in quanto coinvolti emotivamente troppo in prima persona (sì anche i confidi hanno emozioni).
Per questo motivo riteniamo sia corretto poter disgiungere istituzionalmente le idee espresse dalle persone che le esprimono per superare una certa difficoltà a poter esprimere senza remore le proprie idee.
L'acqua che scorrerà in questo blog è dello stesso fiume da cui attinge Aleablog, ma l'alveo è un po' diverso: il fiume ha un regime deltizio. Ci proponiamo quindi di convogliarla in modi diversi, complementari, non alternativi, verso un mulino che macina una farina diversa, con tecnologie diverse. Grano tenero anziché grano duro. La nostra farina darà pane, quella di Aleablog pasta. O viceversa. L'acqua, tutta, comunque, prima o poi arriverà al mare.
Nasce quindi ConfidiLeaks, serissimo nelle intenzioni e nei contenuti, non sempre nei modi e nei toni (se non ci divertiamo che ci stiamo a fare qui?) blog che fa dell'anonimato il suo atout per permettere a tutti di esprimere le proprie idee senza remore e senza rischi.
Chi vuole intervenire qui è quindi pregato di essere sempre rispettoso e mai offensivo (un'intelligente ironia è permessa, anzi incoraggiata), proprio perché protetto dall'anonimato che è e sarà sempre garantito (tranne ovviamente per la polizia postale che correttamente perseguirà ogni abuso configurante un reato). Ci riserviamo comunque il diritto di censurare eventuali interventi inopportunamente offensivi. Anche l'anonimato ha una sua dignità che deve essere tutelata.
Buona lettura.